Skip to main content

Tag: aiuto

Supporto ai genitori durante il lockdown

Si aprono gli incontri per dare supporto ai genitori i cui figli vivono con disagio la situazione attuale legata al lockdown.

Il gruppo di parola è il luogo in cui le esperienze e i pensieri dei diversi genitori diventano un aiuto a tutti i partecipanti.
L’unione fa la forza e comprendere che non siamo soli è un’importante àncora a cui aggrapparsi.

Lunedì 16 novembre e lunedì 23 novembre dalle 18 alle 19 (per i genitori di bambini dai 3 ai 6 anni)

Giovedì 18 novembre e giovedì 25 novembre dalle 18 alle 19 (per i genitori di bambini dai 7 agli 11 anni)

Sabato 21 novembre e sabato 28 novembre dalle 16.30 alle 17.30 (per i genitori di ragazzi dai 12 ai 17 anni)

Costo totale (due incontri): 60€ + 4% (tasse) + 2€ (marca da bollo)= 64,40€

Massimo 6 persone a gruppo, prenotazione obbligatoria.

Per info e iscrizione [email protected]

Gruppi di auto-mutuo-aiuto: un aiuto reciproco.

Capita, durante il nostro percorso esistenziale, di vivere momenti di difficoltà, situazioni che ci sembra non poter gestire e questo, naturalmente, crea disagio, frustrazione, sensazione di impotenza, tristezza e inadeguatezza. In qualunque direzione ci muoviamo, abbiamo la sensazione che, anziché giungere a delle soluzioni, si stia ulteriormente affondando dentro al problema e dentro la nostra incapacità di gestirlo se non risolverlo.

Cosa è possibile fare quindi?

Di fronte a una situazione di questa natura, potrebbe essere contemplabile cercare un aiuto esterno, magari in un professionista che possa darci una mano ad uscire dalle sabbie mobili in cui ci troviamo bloccati. Diversi sono gli interventi  a cui possiamo affidarci, ma fra tutti vorrei soffermarmi su uno strumento, magari non conosciuto da molti, i cui risultati si mostrano sempre piuttosto efficaci e utili.

Sto parlando dei gruppi di auto-mutuo- aiuto. Che cosa sono?

I gruppi di auto-mutuo-aiuto sono gruppi formati da persone accomunate dal fatto di vivere una medesima situazione che genera  difficoltà o disagio: la separazione, un lutto, una malattia, un handicap…

Perché allora entrare in un gruppo di auto-mutuo-aiuto, anziché farsi seguire da un counselor o da uno psicologo per cercare di risolvere le problematiche legate alla vicenda che stiamo vivendo o per gestirla nel modo meno stressante possibile?

Assunto base dei gruppi di auto-mutuo-aiuto

Un intervento come quello dei gruppi di auto-mutuo-aiuto ha delle connotazioni piuttosto rilevanti e significative che gli altri interventi non hanno. Alla base del gruppo infatti c’è l’idea che “in due si fa meglio che da soli”, dinamica questa che può essere considerata come la quinta essenza del mutuo-aiuto. L’approccio dell’auto-mutuo-aiuto si fonda sulla convinzione che il gruppo racchiuda in sé le potenzialità per promuovere dinamiche di aiuto reciproco tra i suoi membri. Il mutuo-aiuto è un fenomeno per cui i membri di un gruppo, mentre riflettono su una particolare questione, si aiutano reciprocamente. La componente della reciprocità del mutuo-aiuto riflette la convinzione secondo la quale mentre aiutiamo gli altri aiutiamo noi stessi, grazie all’opportunità di confermare e condividere, con altri, i modi di essere o di fare che ci sono serviti, o di mettere in discussione e migliorare quelli che non sono stati altrettanto utili.

Caratteristiche dei gruppi di auto-mutuo-aiuto

All’interno del gruppo di auto-mutuo-aiuto, giocano un ruolo fondamentale, oltre agli aspetti di comunanza, quelli di differenza: ascoltare le esperienze e le modalità messe in atto dagli altri finisce con il diventare una sorta di lavoro di brainstorming attraverso il quale possiamo valutare aspetti e soluzioni che non avevamo minimamente preso in considerazione.

I gruppi di auto-mutuo-aiuto hanno tre funzioni principali:

  1. aiutare i partecipanti a riconoscere le risorse di cui essi sono portatori rispetto al gruppo;
  2. aiutare i partecipanti a utilizzare queste risorse per costruire un ambiente comunitario che risulti favorevole allo sviluppo del mutuo-aiuto;
  3. insegnare ai partecipanti a praticare concretamente l’auto-mutuo-aiuto nelle dinamiche di gruppo.

I membri di un gruppo di mutuo-aiuto, con le speranze, i bisogni, i desideri e i problemi di cui sono portatori, si impegnano in un processo collettivo di problem solving. Attraverso l’esame, l’esplorazione e l’elaborazione di ogni tipo di problema, rimettono in discussione le proprie esperienze personali nel tentativo di comprendere meglio, di costruire relazioni di empatia e, da ultimo, di essere d’aiuto sia agli altri che a se stessi, grazie alla condivisione con il gruppo di auto-mutuo-aiuto delle proprie storie di vita.

Infine poi, va sottolineato che non c’è alcun dubbio che l’essere in relazione con atre persone che hanno esigenze, speranze o finalità simili alle nostre, rappresenti per ciascuno di noi una fonte preziosa di forza, di coraggio e di energia. Vedere altri che sono riusciti ad affrontare aspetti e situazioni che a noi creano difficoltà, ci dà speranza rispetto al fatto che anche noi potremo esserne in grado.